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GITE IN MONTAGNA E RIFUGI PROVATI PER VOI (edizione 2020)

In realtà dovevamo fare un altro tipo di escursione partendo dal Rifugio Levi-Molinari con un percorso ad anello seguendo il perimetro della conca che si estende oltre il rifugio (leggi a fine articolo) il quale si può raggiungere in auto dalla SS24 imboccando la strada per Grange della Valle poco dopo Exilles. Invece, a causa della strada bloccata, ci hanno consigliato di arrivare in auto fino a San Colombano (un borgo molto curato) e andare a piedi lungo la carrozzabile sterrata fino a destinazione. Il sentiero, percorribile anche in auto (ma ve lo sconsiglio a meno che abbiate una 4×4), è molto panoramico e immerso nei boschi e sale tutto sommato gradatamente, ma ci vuole almeno un’ora e mezza di cammino. Quando arriverete al ponte della Grange della Valle (alla vostra sinistra) dal quale saremmo dovuti arrivare con l’auto, mancano circa 15 minuti a piedi al Rifugio Levi-Molinari continuando oltre la Colonia Viberti (mi auguro che venga ancora utilizzata, sarebbe un vero peccato lasciarla in abbandono). Dunque, il giorno del nostro anniversario, la meta è diventata il Rifugio Levi-Molinari in cui abbiamo prenotato (causa covid 19) due posti per mangiare ottimi antipasti, una dose sostanziosa di polenta e spezzatino con erbe provenzali, dolce e il solito quartino di vino rosso a prezzi modici. Vi consiglio sempre la prenotazione per mangiare perché mi pare di capire che sia molto frequentato nella fine settimana. L’area intorno al rifugio è molto accogliente e adatta alle famiglie con bambini e proprio per questo avevamo pensato inizialmente di seguire il percorso ad anello suggerito da uno dei nostri libri sulla montagna, il quale prometteva scorci meravigliosi con possibilità di avvistare marmotte e, se fortunati, cervi, stambecchi e camosci in soli 45 minuti di passeggiata che prosegue fino al fondo della conca. Ahimè, abbiamo scoperto che non esiste un sentiero vero e proprio da seguire come è scritto sul libro. Si tratta in realtà di un percorso a libera interpretazione in quanto, secondo uno dei gestori del rifugio, è impossibile perdersi essendo una conca in pianura, senza dirupi o altri pericoli. Insomma, basta iniziare la passeggiata dalle case matte (che trovate alla vostra sinistra un po’ più in altro del rifugio) fin quando si ha voglia, sui prati o sotto gli alberi e comunque tenendo come riferimento il perimetro della conca. Per questo, a detta del libro, l’escursione è adatta anche ai bambini. Tutto qua, senza dover seguire percorsi numerati e segnalati con le consuete strisce di vernice bianca e rossa come invece abbiamo cercato noi una settimana dopo, che alla fine ci siamo inerpicati lungo un sentiero abbastanza impegnativo (quello che porta alla croce del finanziere e oltre), ma che panoramicamente ci ha dato grandi soddisfazioni. Per essere precisi la croce del finanziere è dedicata ad un giovane alpino di frontiera che fu mandato in esplorazione da solo (!) e in quel punto, a causa della nebbia e della scarsa visibilità, cadde fratturandosi le gambe. Morì così, solo come un cane, senza radio e lancia razzi di segnalazione, dopo quattro giorni di agonia.

Per info: http://www.rifugiolevimolinari.it/

PER LEGGERE TUTTE LE RECENSIONI DELLE GITE PRECEDENTI CLICCATE QUI


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