Il Blog di Luca C.

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Foto dal sito tedacà.it

Approfittando dell’allineamento astrale favorevole ovvero orari di lavoro vantaggiosi e giorno di pausa in comune, abbiamo improvvisato un’uscita a teatro. In effetti era da troppo tempo che non assistevamo ad uno spettacolo dal vivo a parte le proiezioni al cinema. Da molti mesi vedevo le pubblicità della rappresentazione teatrale alla quale abbiamo assistito e che mi aveva incuriosito assai: si tratta di Whiskey & Soubrette. In essa si narra la storia di tre figure torinesi dello spettacolo e della musica italiani: Isa Bluette, Erminio Macario e Fred Buscaglione. Il teatro ospitante è niente meno che uno dei luoghi più iconici della Torino del passato: Le Roi Music Hall famosissima sala da ballo e da concerto realizzata da un certo Arch. Sig. Carlo Mollino già progettista del Teatro Regio di Torino e di molti altri spazi in città. La sala concerto ospitò in passato i più importanti personaggi della scena musicale italiana e internazionale ed è tutt’oggi in attività. L’ambientazione eccentrica de Le Roi Music Hall ha reso meraviglioso lo spettacolo: non avendo la classica struttura del teatro (platea e palco), ma i tavolini e le poltroncine tipici delle sale da ballo gli attori si muovevano, ballavano, cantavano e recitavano in mezzo al pubblico rendendo tutto più coinvolgente ed emozionante. Lo spettacolo è suddiviso in due tempi in cui durante una notte di Natale (immagino di fine anni ’70 dato che tra i brani eseguiti è presente anche September degli Earth, Wind & Fire) il vecchio oste Bruno ricorda alcuni momenti suggestivi vissuti nella sua locanda. Nella prima parte si narra la storia della soubrette torinese Isa Bluette. Tutto inizia negli anni ’20 del XX secolo dalla Regia Manifattura Tabacchi nella quale lavorano Bruno e Teresina. Entrambi aspirano ad avere una vita migliore: Bruno sogna di gestire la sua locanda e Teresina ambisce a diventare una famosa donna di spettacolo. Nonostante le difficoltà Teresina trova il coraggio di trasferirsi a Parigi dove lavora e impara ad essere una brava soubrette diventando molto famosa e “rinascendo” con lo pseudonimo di Isa Bluette. Ma la nostalgia per la sua Torino (e per Bruno) la faranno tornare in città portando con la sua arte una ventata di novità in tutta Italia. Amata, invidiata, odiata, desiderata, criticata Teresina (prima donna a guidare un’auto) fa discutere per i suoi atteggiamenti provocanti, di donna forte e per i testi di alcune canzoni come Creola con il suo famoso verso Straziami, ma di baci saziami. Il successo la porterà a fare spettacoli in tutta Italia e farà conoscere al grande pubblico personaggi dello spettacolo che in seguito diverranno molto famosi. Due nomi tra tutti: il torinese Erminio Macario e il napoletano Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio in arte Totò. I numerosi impegni di lavoro tengono lontani Teresina e Bruno che intanto è riuscito ad aprire il suo agognato locale, ma non riesce mai a trovare il momento giusto per esternarle il suo amore. Il tempo corre, gli spettacoli sono sempre più numerosi e Teresina si sente sempre più stanca: scopre di essere malata di tisi e morirà all’inizio della seconda guerra mondiale. Sul letto di morte Teresina farà promettere a Bruno di non farla dimenticare. Dopo la guerra il già famoso Macario ricorderà la sua scopritrice Teresina in arte Isa Bluette. Nella seconda parte dello spettacolo il pubblico viene catapultato nel periodo del boom economico degli anni ’60. Bruno un po’ più invecchiato continua a gestire il suo locale in cui propone degli spettacoli e fa la conoscenza di molti musicisti tra i quali Ferdinando Buscaglione che ha tutta l’intenzione di promuovere una musica ben diversa dalla quella solita melodica italiana. Spesso nelle sue canzoni ironiche si parla di gangster armati, bevitori di whiskey e accompagnati da belle donne. Dall’amicizia con Leo Chiosso nascono la collaborazione artistica e il personaggio di Fred Buscaglione. Ferdinando riesce ad affermarsi nel mondo dello spettacolo. Pur essendo un uomo normalissimo i rotocalchi faranno credere a tutti che lui sia veramente un uomo duro, ma soprattutto che frequenta molte donne. Ciò lo porterà ad avere seri problemi sentimentali. Ferdinando confiderà al vecchio amico Bruno che è stanco di essere Fred e canterà un brano più melodico ovvero il suo capolavoro Guarda che luna. Poco prima di lasciare il locale di Bruno, Ferdinando farà promettere al suo amico di farlo ricordare per quello che era. Fred non farà più ritorno.

Come scritto poc’anzi Le Roi Music Hall si è prestato perfettamente alla rappresentazione teatrale Whiskey & Soubrette (della quale la regia è di Simone Schinocca nonché direttore artistico dell’Associazione Tedacà) in quanto all’interno del locale è anche custodito il famoso piano rosa di Fred Buscaglione perfettamente funzionante e suonato durante lo spettacolo. Wiskhey & Soubrette ha avuto un successo strepitoso già l’anno scorso ed è stato replicato per la seconda volta. Spero che verrà riproposto ancora perché è uno spettacolo che merita di essere visto sia per le emozioni che la storia suscita, sia per la location e per la bravura di tutti gli artisti di Fertili Terreni Teatro. Per tutte le ulteriori informazioni cliccate sui link nel testo.

sangresal_OK_COVER ALBUM

Tra le numerosissime uscite di cd, dvd, blu-ray, mp3 da scaricare dai vari negozi digitali è diventato difficile districarsi (almeno per me) per cercare qualcosa di buono che non sia la solita canzone super-hit che passano alla radio o uscita da chissà quale talent-show. Smistando qua e là, però, si può incappare in qualche tesoro. Questa volta si tratta dei Radiodervish, un gruppo che già conoscevo, ma di cui non mi ero più informato sui loro ultimi lavori. Il Sangre e il Sal è un bellissimo disco in cui si raccontano le storie odierne dei popoli che vivono intorno al Mar Mediterraneo. Un Mediterraneo fatto da persone, non da nazioni, al fine di raccogliere il senso umano della bellezza e della civiltà quotidiana composta da gesti semplici come quello del contadino che con amore consapevole e sforzo coltiva la sua vigna o il suo oliveto o come quello del sindaco coraggioso che antepone i valori della bellezza e della giustizia alla sua stessa vita. Gesti naturali ma allo stesso tempo epici, che implicano fatica […]. Il mare, gli echi della guerra, i check point, il vento, le onde e i suoni della natura fanno da sfondo a queste vicende umane cariche di antichi valori universali, un panorama che a tratti diventa paesaggio sonoro e che si intreccia con la musica. (tratto da http://www.radiodervish.com/album/radiodervish-2017) Molti brani sono cantati principalmente in italiano, altri in francese, greco e arabo e hanno fatto da colonna sonora allo spettacolo teatrale di Pino Petruzzelli, immagino, dal titolo omonimo e che non ho avuto la fortuna di assistere. Chissà, magari più in là… Vi terrò informati. Intanto vi invito ad ascoltate Il Sangre e il Sal.

Per info: http://www.radiodervish.com/

 


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