Il Blog di Luca C.

Posts Tagged ‘2013

What would I do without your smart mouth
Drawing me in and you kicking me out?
Got my head spinning, no kidding
I can’t pin you down
What’s going on in that beautiful mind?
I’m on your magical mystery ride
And I’m so dizzy, don’t know what hit me
But I’ll be alright

My head’s underwater
But I’m breathing fine
You’re crazy and I’m outta my mind

Cause all of me loves all of you
Love your curves and all your edges
All your perfect imperfections
Give your all to me, I’ll give my all to you
You’re my end and my beginning
Even when I lose, I’m winning
Cause I give you all of me
And you give me all of you, oh

How many times do I have to tell you
Even when you’re crying, you’re beautiful too?
The world is beating you down
I’m around through every move
You’re my downfall, you’re my muse
My worst distraction, my rhythm and blues
Can’t stop singing, this ringing in my head for you

My head’s underwater
But I’m breathing fine
You’re crazy and I’m outta my mind

Cause all of me loves all of you
Love your curves and all your edges
All your perfect imperfections
Give your all to me, I’ll give my all to you
You’re my end and my beginning
Even when I lose, I’m winning
Cause I give you all of me
And you give me all, all of you

Cards on the table
We’re both showing hearts
Risking it all though it’s hard

Cause all of me loves all of you
Love your curves and all your edges
All your perfect imperfections
Give your all to me
I’ll give my all to you
You’re my end and my beginning
Even when I lose, I’m winning
Cause I give you all of me
You give me all, all of you, oh
I give you all, all of me, yeah,
And you give me all, all of you, oh

(John Legend, All of meLove in the future, 2013)

Senza timore, abbandoniamo gli automatismi, decidiamo dove e se sfuocare l’immagine, quali zone dovranno essere in ombra e quali in luce, quando creare una foto dinamica attraverso il mosso o quando congelarla e scolpirla.

Ricordiamo che non sarà mai la macchina fotografica a creare la foto ma il nostro cuore e la nostra visione.

(Roberto Grano, In soli 187 minuti, L’artistica Editrice, 2013)

I giovani chiedono lavoro, che significa avere una dignità, partecipare alla vita sociale, potersi costruire una famiglia, una casa, un avvenire. Il problema è trovare il modo giusto. La più grande fortuna dell’uomo è non conoscere il proprio futuro. Lamentarsi prima di scoprirlo, pensare che il futuro coincida con il destino, rassegnarsi all’idea che tanto a decidere sono sempre gli altri, è di sicuro il modo peggiore. Meglio inquadrare il presente in un contesto, essere consapevoli che i nostri nonni hanno affrontato difficoltà anche più grandi, e che i padri sono cresciuti senza le opportunità che il mondo globale e digitale oggi offre. Altrimenti si finisce come certi viaggiatori mancati che attribuiscono troppa importanza alle previsioni meteo […]. Troppo spesso si sente dire: “Ci stanno rubando il futuro”. Chi ce lo sta rubando? Le multinazionali, gli asiatici, la casta, lo spread? Ma il futuro dipende soprattutto da noi, dalla nostra capacità di studiare, di crescere, di sacrificarci, di cambiare. Troppo spesso di sente dire “questo paese”. Spesso lo si dice con rabbia, sempre con distacco. La rabbia è giustificata, a volte doverosa; il distacco no. Non possiamo chiamarci fuori. Falcone e Borsellino, i caduti di Nassiriya e di Herat, donne quasi sconosciute come suor Leonella, l’infermiera assassinata a Mogadiscio […], o come Barbara De Anna […], non si sono chiamati fuori. Non dite “questo paese”. Diciamo “il nostro paese”. Non necessariamente “il Belpaese” […]. Ma questa è l’unica Italia che abbiamo. Criticarla è giusto; si critica quel che si ama. Ma non possiamo gettarla via. Possiamo renderla migliore, un poco alla volta, ognuno per la sua parte. Senza piagnucolare, però: compiangerci non serve a nulla. Basta piangere.

(Aldo Cazzullo, Basta piangere!, 2013)

basta-piangere

E non dimenticatevi che la vita è piena zeppa di prime volte. Ogni giorno ha dentro di sé una prima volta e guardandovi negli occhi stasera mi viene in mente una cosa da dirvi rispetto all’aria che tira, rispetto a quello che dicono: io credo, ho l’impressione, che possiamo farcela!

(Jovanotti, Lorenzo negli stadi Backup tour 2013, Milano 19 giugno 2013)

Uscire e buttarsi nel traffico, guardare la gente che litiga per chi parte prima la semaforo e poi fai la coda ad un bancomat. Perché? Che vita è?

Poi pausa pranzo, miracolo! Ad un tavolino c’è un angelo. Tu mangi il tuo toast in un angolo, poi alzi gli occhi e sorridi a me, sì, proprio a me!

Guarda caso io sono qui per te.

Io vengo a prenderti e poi ti porto al mare, restiamo stesi al sole tutto il giorno lì senza per forza aver qualcosa a cui pensare; un po’ di leggerezza in certi casi aiuta a vivere.

Abbiamo bisogno di vivere, di amare, ma senza riflettere come i bambini che corrono del tempo non se ne accorgono. Io e te, sì proprio io e te!

Corro a casa e scappo via con te.

Io vengo a prenderti e poi ti porto al mare, restiamo stesi al sole tutto il giorno lì senza per forza aver qualcosa a cui pensare; cercare la bellezza ogni tanto aiuta a vivere.

Ci sono lunghi giorni che il grigio è dentro me, se guardo l’orizzonte non so sorridere; poi quando torna il sole e la nebbia se ne va ho voglia di andar via dalla città.

Io vengo a prenderti e poi ti porto al mare, restiamo stesi al sole tutto il giorno lì senza per forza aver qualcosa a cui pensare; un po’ di leggerezza in certi casi aiuta a vivere.

Io vengo a prenderti e poi ti porto al mare, restiamo stesi al sole tutto il giorno lì senza per forza aver qualcosa a cui pensare; a volte una carezza è solo una giornata insieme a te!

(Gianni Morandi, Ti porto al mareBisogna vivere, 2013)


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