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Canzone ottimista
Posted 1 gennaio 2023
on:Diamo il benvenuto al 2023 sperando sempre che ci porti finalmente un po’ di pace e di tranquillità a livello mondiale. Nel nostro piccolo possiamo solo allenarci ogni giorno ad essere positivi e ottimisti per stare meglio con noi stessi e con il prossimo. Iniziamo a distribuire l’allegria e a contagiare gli altri con il buon umore. Poi da cosa nasce cosa…
C’è chi vede tutto nero e poi piange un anno intero, c’è chi teme sempre il peggio e non trova mai il coraggio, chi si fissa sulle spine e non guarda tutto il fiore, chi non vuole andare al mare e si abbronza al cellulare.
Ci vorrebbe una canzone che ti metta il buon umore, un’allegra melodia da cantare tutti insieme. Ci vorrebbe una canzone positiva ed ottimista che ti viene voglia di cantare.
C’è chi teme l’uomo nero ed innalza un altro muro, chi d’estate ha tanto caldo e d’inverno sente freddo. C’è chi non è mai contento col bicchiere mezzo pieno, chi non legge più il giornale e si specchia al cellulare.
Ci vorrebbe una canzone che ti metta il buon umore, un’allegra melodia da cantare tutti insieme. Ci vorrebbe una canzone positiva ed ottimista che ti viene voglia di cantare.
E se non riesci a sorridere come l’insegnante di yoga e se nessuno Like ti mette più,
Ci vorrebbe una canzone che ti metta il buon umore, un’allegra melodia da cantare tutti insieme. Ci vorrebbe una canzone positiva ed ottimista che ti viene voglia di cantare.
(Folkabbestia, Canzone ottimista, Il Fricchettone 2.0, 2019)
Vi siete mai chiesti che cosa potreste fare se da un giorno all’altro tutti si dimenticassero dell’esistenza di qualcosa tranne voi? Questo film vi dà la risposta! Jack Malik è un ragazzo inglese che ama suonare e scrivere canzoni, ma non riesce ad ottenere il successo che pensa di meritare. Anzi, è proprio il caso di dire che è scanzonato dalla famiglia e dagli amici. Solo la sua migliore amica le fa da manager e lo spinge a continuare. Ma un evento gli cambierà la vita: un black-out mondiale farà dimenticare a tutta l’umanità dell’esistenza dei Beatles (e di altre cose). Jack Malik approfitta della situazione per usare le loro famosissime canzoni e diventare un artista di successo planetario, ma presto dovrà fare i conti proprio con la sua fama per non perdere quello che in realtà è più importante per lui. A peggiorare la situazione sarà la scoperta che non è l’unico al mondo a ricordarsi dei Beatles. Un film divertente ed intelligente con la simpatica partecipazione di Ed Sheeran.
Altri film consigliati (edizioni precedenti) CLICCA QUI
Un 2019 di grande forza
Posted 26 dicembre 2019
on:
Come da tradizione oramai pluriennale faccio un resoconto dell’anno che sta per terminare scoprendo se l’oroscopo di Paolo Fox è stato o no veritiero. Potete vedere le previsioni per il 2019 del mio segno (lo scorpione) dal minuto 27’23” al minuto 28’35” e confrontare i due grafici.
AMORE: c‘è sempre una grande intesa nelle decisioni importanti come è avvenuto quest’anno. Anche se in alcuni momenti critici sono stato nervoso e disfattista (da maggio a settembre) siamo riusciti ad ottenere ottimi risultati per uno dei grandi progetti che ci eravamo prefissati: finalmente dopo tanti sacrifici e moltissimi aiuti abbiamo la nostra casa! Adesso dovremmo porre fine alla stanchezza (facile a dirsi) e dedicarci di più a noi due, chissà, magari per un altro sogno importante da realizzare.
LAVORO: il mondo del lavoro, si sa, non è più come prima: generalmente parlando al giorno d’oggi stabilità economica, contratti soddisfacenti, diritti e sicurezza sono una chimera. A fine aprile ho rischiato di perdere il mio terzo contratto indeterminato (e non per colpa mia, sia chiaro). Per fortuna tutto si è risolto a maggio con un passaggio diretto. Attualmente l’attuale contratto mi soddisfa. Il carico di lavoro è aumentato notevolmente, in particolar modo nei mesi di novembre (per l’amato black friday!) e a dicembre con il Natale in cui mi sono impegnato molto anche se la schiena e la cervicale mi stanno presentando il conto. Le vacanze estive per quest’anno sono state un miraggio.
FORTUNA: la fortuna mi ha assistito tutto l’anno, ma in particolar modo tra aprile e maggio (vedi lavoro). Come avrete capito anche il 2019 è stato un anno faticoso: il lavoro con le sue dinamiche, i lavori nella casa nuova, il trasloco, le spese previste ed impreviste, le poche uscite con gli amici, la mancata vacanza estiva di riposo, il mal di schiena e, recentemente, le emicranie… In effetti c’è voluta una grande forza!
BUONI PROPOSITI E CONCLUSIONE: se vado a rileggere le promesse che mi sono fatto l’anno scorso non posso dire di avere rispettato tutto. Mi sono dedicato molto meno allo sport, ai miei hobby e alla musica. E’ anche vero che la casa nuova e il trasloco hanno portato via molte energie e tempo. Riepilogando, cosa ho raggiunto dei buoni propositi fatti nel 2018?
- meno attività sportiva
- meno tempo dedicato agli hobby e ai loro possibili sviluppi
- meno studio della musica e della tastiera
- meno tempo dedicato ai social network
- finalmente una casa tutta nostra, più grande e senza vicini rompi*******
A proposito dei nostri vicini: sono stati sfrattati, chissà perché?…
Per il 2020 conto e spero di dedicare più tempo ai vecchi propositi non raggiunti, ma soprattutto di dedicare più tempo agli affetti (il mio amore, la famiglia e gli amici) perché mi sembra di averli trascurati molto, anche se non tutto è dipeso dalla mia volontà e, magari, a progettare una bella vacanza riposante o un bel viaggio come ai vecchi tempi!
BUON 2020!
Open House Torino 2019
Posted 17 luglio 2019
on:
Complice il maltempo quest’anno ho partecipato anche io all’evento Open House Torino. E’ la prima volta che mi organizzo per visitare più luoghi nella stessa giornata. Inizialmente avevo optato per le strutture architettoniche moderne ovvero Bernini 2, Campus San Paolo e Casa Hollywood, ma avendo il tempo contato ho deciso di rimanere principalmente nel mio quartiere. Escludendo Casa Hollywood in quanto chiusa nel pomeriggio di domenica mi sono dedicato (armato di macchina fotografica) a:
- Bernini 2 – La villa e la torre: inizialmente nel 1906 fu costruita la villa del signor Talmone, sì proprio quello del cioccolato molto famoso a Torino. In seguito furono apportate modifiche soprattutto dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale. L’abitazione fu ricostruita alla fine degli anni 50 e rimase così fino agli anni 2000 quando fu decisa una ristrutturazione “invasiva” che aggiungeva alla villa la “torre” che oggi vediamo e il tutto fu trasformato in un unico condominio. L’androne della torre è principalmente in vetro per una migliore illuminazione naturale. Elementi decorativi della villa del dopo guerra invece sono rimasti così com’erano. https://www.openhousetorino.it/edifici/bernini-2/
- Scultura Fiori: è un negozio di fiori ricavato da una delle tante villette che venivano edificate a inizio ‘900 con tanto di serra nel cortile. La meraviglia di questa villa è costituita dai decori floreali disposti con cura in tutti gli spazi. https://www.openhousetorino.it/edifici/scultura-fiori/
- Collegio Sacra Famiglia: praticamente di fronte a Scultura Fiori era inizialmente una villa in stile Tesoriera. Quando fu reso collegio fu aggiunta anche la scuola più moderna, ma lo stile architettonico diverso rende tutto disomogeneo e bruttino da vedere. La visita si concentra in particolar modo nella villa. Quello che più mi ha stupito è la presenza di una delle tre copie di un dipinto del Caravaggio di cui l’originale fu rubato e mai più ritrovato. Ora quel dipinto, anche se è un ottima copia, è tenuto sotto stretta sorveglianza proprio per sopperire alla mancanza dell’originale. Nel giardino antistante alla villa sono presenti alberi secolari. https://www.openhousetorino.it/edifici/collegio-sacra-famiglia/
- Casa D: è un’appartamento privato all’interno di un bel condominio degli anni ’30, quindi niente foto. Il proprietario dell’alloggio ha ingaggiato un architetto per ristrutturare l’appartamento con elementi moderni, ma mantenendone alcuni originali e restaurati per ricordarne la memoria dei nonni. E’ stata sfruttata il più possibile l’illuminazione naturale eliminando una parete e creando una T che unisce ingresso, cucina e soggiorno: l’unico punto luce classico (un lampadario a soffitto) si trova nel punto di intersezione delle tre stanze sopracitate, mentre tutto il resto è illuminato da led nascosti alla vista. I mobili sono ricavati da armadi a muro che fanno un tutt’uno con le pareti. I mobili come li intendo io sono quelli della cucina e della zona TV. Le due camere da letto e il bagno sono rimasti dov’erano in origine, ovviamente ristrutturati anch’essi. Un bagno di servizio è stato ricavato dividendo la cucina di due sulla parte più lunga. Quello che stupisce è l’armoniosità tra i nuovi materiali architettonici e quelli vecchi che riescono a convivere grazie alle ottime capacità dell’architetto. https://www.openhousetorino.it/edifici/casa-d/
Purtroppo il mio tempo a disposizione è terminato e non ho potuto raggiungere il Campus San Paolo di via Caraglio che è stato costruito dove inizialmente c’era una fabbrica Lancia (sempre che non mi sbagli) in cui durante la seconda guerra mondiale venivano parcheggiati i carri armati. In seguito l’area fu abbandonata e si cercò a fine anni ’90 di recuperarla creando all’interno un punto verde estivo invano. In ultimo vi ricordo che per accedere e visitare gli edifici bisogna registrarsi sul sito https://www.openhousetorino.it/registrazione/ e scaricare sul proprio telefonino (ma sarebbe anche meglio stampare) il codice QR.
Per info: