Il Blog di Luca C.

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Sono in arrivo tempi duri, avremo bisogno di scrittori capaci di vedere alternative al modo in cui viviamo ora, capaci di vedere al di là di una società stretta dalla paura e dall’ossessione tecnologica, altri modi di essere e immaginare persino nuove basi per la speranza. Abbiamo bisogno di scrittori che si ricordino la libertà, poeti, visionari, realisti di una realtà più grande. Oggi abbiamo bisogno di scrittori che conoscano la differenza tra la produzione di una merce e la pratica dell’arte. Sviluppare materiale scritto per venire incontro a strategie di vendita con lo scopo di massimizzare il profitto e la resa pubblicitaria non è la stessa cosa rispetto a scrivere e pubblicare libri in modo responsabile. Io vedo il reparto vendita prendere il controllo su quello editoriale. I libri non sono merce. Gli scopi del mercato sono spesso in conflitto con gli scopi dell’ arte. Viviamo nel capitalismo, e il suo potere sembra assoluto. Ma attenzione, lo sembrava anche il diritto divino dei re. Gli esseri umani possono resistere e sfidare ogni potere umano. La resistenza spesso comincia con l’arte, e ancora più spesso con la nostra arte, l’arte delle parole. Ho avuto una lunga carriera come scrittrice, una buona carriera e con una buona compagnia. Ora, alla fine di questa carriera, non voglio vedere la letteratura americana svenduta. Noi che viviamo di scrittura e di editoria vogliamo e dobbiamo chiedere la nostra parte di torta, ma il nome di questo riconoscimento non è profitto: è libertà!

[Ursula Le Guin (21.10.29 – 22.01.18), Discorso di ringraziamento al 65° National Book Awards]

Il punto è che qui valorizziamo l’espressione della personalità di ciascuno. Di solito questo colpisce molto i visitatori, i quali sovente mi confessano di provare una sorta di rimpianto, come se nella loro vita lavorativa mancasse qualcosa: un’energia palpabile, un senso di collaborazione, di totale creatività e – passatemi la banalità – di possibilità. Normalmente rispondo dicendo loro che quella vivacità palpabile – chiamatela pure esuberanza o sfrontatezza o, perché no, stravaganza – è parte integrante del nostro successo.

[…] sappiamo che avremo sempre dei problemi, molti dei quali non evidenti, e ce la mettiamo tutta per scoprirli, a costo di affrontare disagi […]

E’ questo che mi motiva e mi fa sentire di avere una missione.

(Ed Catmull, Verso la creatività e oltre, Sperling & Kupfer, 2014)


Bene, eccoci qui come ogni fine anno a scoprire quanto la previsione per l’anno 2014 relativo al mio segno (scorpione) è stato azzeccata oppure no. Questa volta, dopo tanti video di Paolo Fox condivisi sul mio blog incorporando il codice fornito da Youtube, c’è il video di unabuonaparolapertutti.it. Purtroppo la mamma RAI ha ritenuto opportuno che i video di sua proprietà non venissero condivisi su altri siti internet. Non avendo più la possibilità di confrontare il grafico commenterò le parole della signorina e si inizia male quando esordisce con “2014: un anno in cui tirare un sospiro di sollievo”. A quanto pare Saturno ha fatto in modo che molte situazioni che vagavano nella mia testina e che ho sempre negato sono finalmente emerse. Non so se sia a causa di Saturno, ma in qualche modo sono uscite violentemente nella seconda metà del 2014 dopo che sono state lì dietro l’angolo covate in segreto. Di positivo c’è che ne ho preso atto e le sto analizzando. In ogni modo è uno strumento per conoscersi ancora meglio ed esorcizzare molte mie paure. E che dire di Giove che ho portato sulle spalle e che mi ha fornito energie e opportunità? Nonostante tutto può essere vero: l’energia per sopportare e per non farmi sopraffare dagli eventi faticosi c’è e anche se ogni tanto mi sento fragile solo Dio sa quanta forza ho avuto quest’anno per non farmi sommergere da tonnellate di negatività. E le opportunità? E’ vero, nel 2014 ci sono stati profondi cambiamenti: lavoro, abitudini, famiglia… Anche se visti in negativo, questi cambiamenti ci possono in realtà regalare delle preziose opportunità. Forse alcune le posso già vedere sotto i miei occhi, ma altre invece non ancora. I cambiamenti fanno paura a tutti perché abbiamo paura del nuovo, non conosciamo il futuro, non possiamo prevedere. E per fortuna, se no che gusto ci sarebbe a vivere se sapessimo già tutto? Il problema è come si vivono i nuovi eventi e io normalmente li vivo con ansia e angoscia: so solo io quanti incubi mi hanno assillato di notte. E alla fine tutto quello che non viene espresso, che viene taciuto viene fuori lo stesso con la paura. Quindi meglio affrontare le situazioni e dichiararle. Ci va tempo, fatica e anche dolore. Meglio uscire e uscirne fuori esternando ansie, problemi, insicurezze e pensieri negativi: è avvenuto, appunto, nella seconda metà dell’anno e non nei primi tre mesi dell’anno come dice la signorina. Un nuovo vento è arrivato a spazzare qualcosa nella mia vita, ma come ho detto le tempeste non portano soltanto ulteriori negatività. Ho sempre avuto il supporto di mia moglie e lei il mio, o almeno spero di esserle stato utile. Io, pur essendo uno scorpione, ho la tendenza ad organizzarmi la vita ma ho paura della routine. I cambiamenti di cui ho tanta paura alla fine mi smuovono le energie e mi fanno sentire vivo, ma direi che felicità e serenità nel 2014 non sono state molto presenti. Ricordo alcuni vari cambiamenti importanti: la cassa integrazione, un nuovo lavoro a tempo determinato del quale non nego di avere fatto fatica ad adattarmi e ce l’ho fatta senza l’aiuto di nessuno; ma l’ennesima crisi mi farà di nuovo mettere in cerca di un’altra esperienza lavorativa; vari lutti famigliari, due persone a cui ero legato affettivamente non ci sono più. Una era un punto di riferimento, un faro luminoso di serenità e positività: anche se poco frequentata negli ultimi anni questa persona rappresentava per me tutto ciò. L’altra era la nonna, che spesso mi accudiva quando ero piccolo e che tanto ha sofferto e fatto soffrire: adesso starà in un mondo migliore e libera da tutti i fastidi che aveva e un po’ saranno liberi chi l’ha seguita in tutti questi anni (non vuole essere cattiveria). Insomma, tra maggio e la fine dell’anno i cambiamenti sono stati tanti, importanti e faticosi, ma ho qualche dubbio sul dire che il 2014 sia un anno tutto da festeggiare. In compenso sono riuscito ad ottenere il cambiamento di mansione a lavoro che tanto desideravo e, forse, un nuovo lavoro in arrivo nel 2015, ma soprattutto non ho dubbi che nel 2014 sono stato forte, molto forte, anzi che dico… Un eroe!

Approfitto ora che sono in mutua a riprendere il mio piccolo spazio sul blog. Ho saltato alcune settimane, mi sono preso delle pause necessarie in quanto non avevo spunti e riflessioni da condividere ed esternare. Voglio che il mio spazio virtuale sia un piccolo mondo gioioso, nello stesso tempo serio e non frivolo e non lo voglio sprecare per vomitare tutte le mie negatività. Utilizzo questo spazio soprattutto per scrivere diari di viaggio, impressioni, discussioni più o meno importanti, consigli e fare conoscere a tutti voi eventi e situazioni che ho vissuto personalmente nella mia città, provincia, regione e anche più in là. Questa volta vi racconterò di un festival che si tiene in autunno a Moncalieri ovvero Moncalieri Jazz. E’ la prima volta che assisto ad uno spettacolo di questo evento. Normalmente tutto inizia con una notte bianca nel centro della città con musica, ovviamente jazz, arte e sapori. Quest’anno le notti bianche sono state ben due perché due sono stati gli eventi da festeggiare e due è il numero che si ripete: il bicentenario della fondazione dell’arma dei Carabinieri e il bicentenario della nascita di Adolphe Sax. Bene, nella mia ignoranza ho imparato che il sassofono è stato inventato da questo signore e ce ne sono di tutti i tipi, piccoli, grandi ed enormi: il più grande al mondo entrato nel guiness dei primati (funzionante davvero) era in mostra al castello di Moncalieri, ma non ho avuto la possibilità di ammirarlo. E’ inutile dire che per tutto il festival il sassofono è stato il protagonista. Comunque, dopo la festicciola casalinga di Halloween, direi ben riuscita, il primo novembre avendo libero un giorno di festa (grazieaddioognitantocapitapureame) siamo andati ad assistere al concerto della Fanfara del 3° battaglione Carabinieri Lombardia diretta dal maresciallo Andrea Bagnolo. Lo scrivo con fierezza che abbiamo assistito ad un evento più unico che raro! Voi direte che cosa sarà mai una fanfara dei Carabinieri? E io vi risponderò che per la prima volta nella storia di tutta l’arma dei Carabinieri è stato suonato il jazz. Spero solo che la musica sia stata registrata e venga messo in vendita su un supporto fisico in modo che non si perdi questa unicità. Non ci capisco nulla di musica jazz, ma posso dirvi che tutti i brani selezionati e suonati nella Piazza d’armi del Castello di Moncalieri erano orecchiabili e famosissimi, alla portata di tutti. Tra gli ospiti invitati dai Carabinieri c’erano musicisti che in passato erano nell’arma. Molti per me sono sconosciuti e solo adesso leggendo i nomi scopro che sono stati collaboratori di importanti artisti ed istituzioni: Claudio Chiara con Paolo Conte, Flavio Boltro con Michel Petrucciani, Gianfranco Marchesi per l’Orchestra Sinfonica della RAI, per citarne alcuni. E’ bello vedere come la musica sia di tutti e non sia chiusa in scompartimenti stagni. E’ così che deve essere. Il programma del jazz festival è terminato tre giorni fa, il 15 novembre. Alcuni concerti si sono tenuti nel Teatro Civico Matteotti, molti altri nelle Fonderie Limone, altri ancora all’aperto e gratuiti. Mi chiedo solo se sia possibile anticipare il Moncalieri Jazz Festival in un periodo dell’anno meno freddo, magari a fine settembre quando il clima ancora mite permetta di assistere agli spettacoli all’aperto in modo che gli spettatori non se ne vadano infreddoliti durante il concerto come abbiamo fatto noi. Soprattutto quando si organizzano eventi irripetibili ed unici come questo del quale siamo stati testimoni e che è stato a mio dire importante. E nella speranza che il cd sia prodotto e messo in vendita gustatevi il video di tutto il concerto (o quasi) trovato su Youtube postato da Alamari Musicali augurandomi che non lo cestini.

Per vedere il concerto su Youtube cliccate sul link sottostante:

Moncalieri Jazz Festival 2014 – Fanfara III Battaglione Carabinieri “Lombardia”

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