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Rinvangando il passato, circa 35 anni fa
Le feste delle medie
Correva l’anno 1990, l’ultimo anno di scuola media inferiore. Noi quattordicenni stavamo passando dall’infanzia all’adolescenza con le prime esperienze di relazione con l’altro sesso e con i nostri corpi in via di sviluppo, chi con meno e chi con più difficoltà. Era il periodo delle feste delle medie. Si festeggiava per lo più in un appartamento che ricordo vuoto e fatiscente di proprietà dei genitori di un mio compagno di scuola, che sotto gestivano una pizzeria molto vicina al Parco Ruffini di Torino. Oggi c’è un ristorante cinese che si è ampliato utilizzando il suddetto appartamento al primo piano. Ho vaghi ricordi di quelle festicciole alle quali avrò partecipato poche volte, forse tre, ma è chiara l’immagine di questo trilocale di cui l’entrata era utilizzata per lo più come passaggio e deposito delle giacche, una prima stanza era utilizzata per ballare e per giocare al famoso gioco della bottiglia e la seconda invece era utilizzata probabilmente come privé per i compagni e le compagne che osavano fare qualche esperienza trasgressiva. Beh, io a causa della mia timidezza ricordo molto bene solo la prima stanza: era rettangolare e abbastanza larga per ospitare una decina di corpi trasudanti ormoni, le tapparelle erano rigorosamente abbassate e l’ambiente era illuminato da due semafori psichedelici e un neon con luce di Wood, lungo le pareti erano sistemate alcune sedie e un divano in pelle in stile anni ’70 e su un piccolo tavolo era appoggiato l’oggetto dei desideri di molti di noi ovvero un radiolone della Sony con doppia piastra a cassette e molti Watt da sparare. In effetti più che un radio-registratore sembrava un bazooka. Quest’arma spara musica, per la gioia dei professori, ci accompagnò anche in una gita che facemmo a Lione nell’autunno del 1989. Portai con me la mia cassettina Sony da 46 minuti con sopra registrato il nuovissimo album dei Technotronic Pum Up The Jam. Dicono che questo disco cambiò il modo di fare e proporre musica da discoteca e in effetti aveva delle sonorità all’avanguardia per il periodo.
La musicassetta DISCOTECA MEGAMIX ESTATE 1990
Lo spacciatore personale di musica dance era mio cugino che avendo un fratello più grande di sei anni riusciva ad essere aggiornato sulle mode e sulle musiche che più facevano tendenza. Nella loro stanza avevano un impianto HI-FI Technics con più componenti: giradischi, doppia piastra a cassette (per nastri normal, chrome e metal) con Dolby NR B e C, radio AM e FM stereo, equalizzatore con numerose bande di frequenza e due casse a tre vie. Peccato che mio cugino lo usasse male e probabilmente all’insaputa del fratello maggiore. A parte i Technotronic con Pum Up The Jam e i Beastie Boys con Licensed To Ill tutte le altre cassette mi venivano registrate su uno sgarrupato radioregistratore Audiola con pessima qualità audio. Molte di quelle cassette le ho conservate per tanti anni e siccome non conoscevo i titoli dei brani le catalogavo con un semplice adesivo con su scritto DISCOTECA seguito dalla numerazione progressiva e dall’anno. Con l’avvento degli mp3 ho riversato il contenuto di quei nastri sul computer cercando di migliorarne l’audio con scarso successo: più che altro ho peggiorato la qualità sonora. Una di quelle cassette ce l’ho ancora perché porta con sé numerosi ricordi dell’estate 1990 e l’avevo catalogata come DISCOTECA MEGAMIX ESTATE 1990. Più che “estate” probabilmente sarebbe stato più corretto scrivere “primavera” perché il mix iniziava con La Primavera di Vivaldi seguito da numerosi successi house molto famosi all’epoca di cui ignoravo titoli e autori, a parte i belgi Technotronic e gli italianissimi 49ers.
House Music Vintage Compilation – Rework 2024
Negli ultimi anni con l’ausilio di Internet e degli algoritmi che riconoscono i brani musicali sono riuscito a reperirne molti di quelli registrati su quella cassetta, però non tutti a causa della pessima registrazione o perché non sono stati ancora catalogati sui server. Un enorme aiuto è arrivato da mia moglie che con la sua propensione per le lingue straniere è riuscita a decifrare molti dei brani “cantati” rimasti ignoti. Infine, ho cercato di recuperare la maggior parte delle musiche con qualità soddisfacente ricreando la compilation seguendo un po’ i mixaggi originali e un po’ la mia fantasia. Questa è la storia di come è nata
House Music Vintage Migamix – Rework 2024 Musiche selezionate e mixate da Luca Chirieleison BPM: 120 DATA: 01/12/2024, FORMATO FILE: MP3 320Kbps DURATA: 60′
Un po’ per gioco, un po’ sul serio
Posted 30 aprile 2013
on:In questo momento di crisi l’unico rimedio è non perdere la testa e stare con i piedi per terra. Ciò è molto difficile. Tra le poche idee che ho avuto (serviranno a qualcosa di buono?) c’è quella di seguire i propri hobby e sperare di farli diventare un’attività. Per molti si tratterà solo di un giochino, ma basta pensare a chi veramente ci lavora in un’azienda di quel tipo e subito si ha un’idea diversa. L’azienda è la LEGO©, l’hobby è il mattoncino LEGO©, che ho seguito per tutta l’infanzia e seguo tutt’ora grazie al cugino che ha comprato una valangata di costruzioni al figlioletto (e per se stesso) il quale dopo qualche tempo li ha distrutti. Mio cugino, conoscendo la mia passione per i mattoncini, mi ha chiesto di ricostruire tutto ciò che lo tsunami di suo figlio ha spazzato via tutto, smarrendo le istruzioni di montaggio che sono riuscito a ottenere grazie a molti siti internet dedicati agli amanti della LEGO©. Bisogna ammettere che i modelli donati al cuginetto non erano adatti alla sua età; sarebbe stato meglio meglio regalargli il LEGO© Duplo. Infatti, si tratta di molti LEGO© City (molti dei Pompieri con tanto di caserma e camion, molti della Polizia con tanto di stazione e auto, ed i nuovi Miniera), anche alcuni LEGO© Cars Disney (praticamente quasi tutti i personaggi del film) e un LEGO© Ninjago (di questi ultimi anni), ma non manca forse qualche LEGO© Technics e Herofactory a cui dedico meno attenzioni. Con l’arrivo dell’inverno e del freddo ci sono state molte serate in cui in compagnia della mia futura moglie e di una buona musica è stato ricostruito con estrema pazienza quasi tutto quello che quel tornado del cuginetto ha spaccato. Ci siamo riusciti diciamo al 90% anche se mancano dei pezzi e ci siamo dovuti arrangiare. E non abbiamo ancora finito perché abbiamo scoperto che alcune (ri)costruzioni non sono tutte complete, come la caserma dei pompieri. Purtroppo mio cugino continua a regalarsi LEGO© che puntualmente il figlio distrugge e questa volta è toccato al treno che non abbiamo accettato di rimontare altrimenti ci riempiamo la casa di mattoncini. Eh sì, ci sono anche io che mi compro ogni tanto qualche piccolo LEGO©, ma per me mi compro delle Minifigures o dei piccoli LEGO© Creator. A Natale, conoscendo la mia passione per la LEGO©, mi è stato donato anche il gioco Creationary che pur essendo un gioco da tavolo in cui si parla poco stimola veramente tanto la fantasia e la creatività, ma anche la risata osservando quello che costruiscono e cercano di farti indovinare gli avversari (per esempio provate voi a costruire un pezzo di merda; giuro su Dio che c’è questa carta nel gioco). Tra i vari progetti che la LEGO© ha sviluppato c’è la serie Architecture in cui vengono riprodotti in modo stilizzato, ma non per questo fatti male (anzi), i monumenti simbolo di molte città. Per farvi un esempio c’è il Burj Khalifa, la Casa Bianca, il Big Ben, la Porta di Brandeburgo e molti altri. Notando che mancano molti monumenti europei, nonché italiani, nonché torinesi mi è frullata in testa l’idea di proporli io stesso scaricando dal sito ufficiale della LEGO© il software grafico 3D per la progettazione di tutto quello che avete in mente. Nel database del programma sono caricati tutti, ma proprio tutti, i pezzi in commercio e si possono utilizzare i colori che l’azienda utilizza per fabbricare i suoi mattoncini. Insomma, per i miei gusti è un software veramente completo, ben studiato, con molte funzioni, ma di facile utilizzo e soprattutto leggero per il computer. Forse l’unica mancanza è la lingua italiana, ma non importa perché è un buon metodo per imparare nuovi termini inglesi. Torniamo a noi… Quindi, ho iniziato a osservare tutto quello che la mia città ci regala ogni giorno e che ogni giorno snobbiamo, buttando un occhio ai particolari dei monumenti, con estrema attenzione, per studiare la possibilità di riprodurli con i mattoncini seguendo lo stile utilizzato nella serie Architecture. Per questo ho dovuto passare qualche oretta anche davanti al computer sul sito LEGO© ed osservare i suoi prodotti, nonché far visita a qualche negozio di giocattoli e portarmi a casa il catalogo con le novità LEGO©. Infine, mi sono messo a giocare con il software per prendere dimestichezza e quando mi sono sentito pronto ho dato inizio al mio primo progetto: niente popò di meno che Palazzo Madama. Ammetto che non ho avuto grandi difficoltà anche se il progetto finale è frutto di molte di modifiche e di molte ore passate davanti al PC utilizzando pure Google Maps per visionare ogni possibile angolatura. Alla fine ci sono riuscito, ma siccome sono pignolo occorreranno ulteriori piccole e complicate modifiche per curare alcuni dettagli. Per adesso Palazzo Madama va bene così com’è. L’ultimo passo è stato quello di registrarsi al sito LEGO© Cuusoo per postare il progetto e sperare che piaccia. Se il progetto sarà supportato da 9.000 persone è possibile che diventi una realtà. Ho in serbo altri progetti interessanti, forse un po’ più complessi, tutti sui monumenti che rendono la mia città stupendamente unica e che nelle migliori delle ipotesi, se tutto ciò potesse diventare realtà, potrebbero far parte della serie LEGO© Architecture vendibili in occasione dell’evento in cui Torino sarà di nuovo protagonista, ovvero Torino 2015 Capitale europea dello Sport. Vi invito, quindi, a supportare il mio progetto cliccando sul link
http://lego.cuusoo.com/ideas/view/38350.
Non è necessario che vi registriate anche voi, basta entrare utilizzando le login di Facebook o di Twitter. Caricherete sul vostro profilo un’applicazione in più che potrete anche eliminare subito dopo. Mi piacerebbe arrivare presto a 9.000 supporter entro il prossimo anno. Ci tengo veramente… Vi terrò aggiornati sui progressi e sui nuovi progetti. Siate molti e generosi; conto sul vostro passaparola. Grazie in anticipo. Poco più sotto potrete vedere il mio piccolo capolavoro!
P.S.: il prossimo lavoro sarà la Mole Antonelliana, tutt’ora al vaglio dei gestori del sito LEGO© Cuusoo.
Per info:
http://lego.cuusoo.com/ideas/view/38350
http://ldd.lego.com/en-us/default.aspx?icmp=COUSCreateShareSL100LDD